Saldare il ferro zincato: la guida per ogni tipo di progetto fai da te

Saldare il ferro zincato

Tempo di lettura: 1 minuto e 15 secondi

Ci sono materiali da saldare per cui è necessario prendere degli accorgimenti in più e il ferro zincato è uno di questi. Nessuna paura comunque: con le indicazioni che ti diamo in questa guida sarai in grado di capire come saldare il ferro zincato in base al progetto che stai per iniziare. Sarà facile come bere un bicchiere d’acqua!

Cos’è il ferro zincato e perché si usa

Si tratta di un materiale composto da acciaio e zinco. L’acciaio, che fa da base, fonde a 1600°, mentre lo zinco, che ricopre l’acciaio, fonde a 750° e a 900° evapora. Insomma, prima che la base fonda, lo zinco se n’è bello che andato.

Il ferro zincato si usa perché resiste meglio agli agenti atmosferici. Diversamente, l’acciaio, (che chiami ferro) non è così resistente ed è per questo che si forma la ruggine. Solitamente per evitarla, passi l’oggetto creato con la vernice ma ci sono casi in cui non puoi farlo. Per esempio, se stai costruendo un telaio in tubolare, non puoi proteggerlo con la vernice all’interno: ecco perché spesso conviene usare i tubi in ferro zincato.

Però ricorda che i residui di zinco potrebbero causare un noto difetto di saldatura: la porosità. Inoltre, considera che il materiale di apporto che ci consente di saldare il ferro zincato deve fondere alla stessa temperatura della base, ovvero dell’acciaio.

Dobbiamo dire anche che i fumi di saldatura non sono salutari e saldare su superfici galvanizzate aumenta il rischio di respirarli. Ricorda sempre di usare un aspiratore: la tua sicurezza viene prima di tutto!

Ecco allora come si procede di solito: si usa l’acciaio come materiale d’apporto e si rimuove lo zinco con la molatura. Se fosse semplice, la guida si fermerebbe qui. E invece meglio guardare i vari casi che possono capitarti nel fai da te o nei piccoli lavori artigianali.

Come saldare il ferro zincato nei progetti non strutturali

In questo caso parliamo di saldo brasatura MIG, ovvero il materiale di apporto fonde a una temperatura più bassa del materiale di base. Userai una saldatrice a filo (come la multiMAKER 192) e darai vita a un’incollatura a caldo con arco elettrico. Il filo per la saldatura del ferro zincato è il CuSi3, ovvero un filo di rame al 3% di silicio. Il rame fonde a 1300° come l’acciaio di base e il silicio rimuove lo zinco solo dove si appoggia il filo, lasciando inalterata la zincatura a lato del deposito e a rovescio. Inoltre segnati di usare il gas argon puro.

Questo tipo di saldatura è perfetta per tutti quei progetti non strutturali in cui è necessario mantenere lo strato di zinco, che protegge dalla ruggine. Un esempio è la riparazione di parti esterne della carrozzeria dell’auto o degli infissi.

Come saldare il ferro zincato nei progetti strutturali

Se si tratta di un oggetto che dovrà stare all’interno (per esempio un tavolo) allora dovrai togliere lo zinco con la mola e lavorare direttamente sull’acciaio. A questo punto però, avrai capito che non ha molto senso usare il ferro zincato come materiale di base: meglio scegliere ferro decapato, che va semplicemente pulito.

Se si tratta di un oggetto che dovrà stare all’esterno (per esempio un tavolo da giardino) allora conviene rimuovere lo zinco solo dove devi saldare e poi, a saldatura ultimata, passare una bella mano di antiruggine per mantenere la tua creazione al riparo da questo fenomeno.

Bene, ora che hai tutte le indicazioni per saldare il ferro zincato, puoi partire con nuovi ed entusiasmanti progetti.

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